L’ agente di cambio della Borsa

Nel frenetico mondo dell’ economia mondiale di oggi dove l’andamento delle borse può determinare anche la sopravvivenza di un governo e la crisi di una nazione, come rappresentato dalla Grecia, la figura dell’ agente di cambio della Borsa rimane centrale, anche se con delle mansioni diverse del passato, visto anche lo sviluppo di nuove tipologie di scambio come il forex e il trading online.

Informazioni utili su gli  agenti di borsa

Quando si parla di agenti di cambio spesso si fa molta confusione con  la figura del dealer, ma queste due posizioni si distinguono fra loro per delle specifiche differenze.

Il primo tema per cui vanno distinti è quello del rischio, se infatti per quel che riguarda l’ agente di cambio questo ricade sul cliente che gli va a commissionare una specifica azione, per quanta riguarda il dealer il rischio viene calcolato sul prestito specifico che viene sottoscritto.

L’agente di cambio è una figura che si occupa della gestione del flusso di denaro che gli viene passato, mentre il lavoro del dealer è più attivo infatti quest’ ultimo si occupa di trarre beneficio delle informazioni di cui è venuto a conoscenza per comprare quei titoli a basso costo e poi rivenderli quando il prezzo si alza.

In Italia entrambe le figure devono essere regolarizzate ed è obbligatorio per esercitare tale ruolo essere presenti in una società per azioni.

Storia dell’ agente di cambio

La figura dell’agente di cambio ha una storia molto antica, infatti le prime figure di rilievo risalgono alla fine del 700, quando i famosi banchieri dell’ epoca erano appartenenti ad una specifica corporazione ed avevano la possibilità di compravendere i titoli di Borsa.

A partire dall’ 800 nacque la figura del cambiavalute, che aveva il compito specifico di effettuare tutte quelle operazioni di Borsa.

La patria della figura dell’ agente di cambio è la Francia, dove nel 1802 Napoleone creò gli agenti di cambio, che erano i mediatori della Borsa di Parigi ed avevano l’ esclusività sulle transazioni e sulle varie imposte di scambi titoli sia locali che esteri.

In Italia i primi agenti di Borsa risalgono al periodo di dominio Napoleonico e  la conseguente nascita della Borsa di Milano.

Gli agenti di cambio si dovevano iscrivere alla Camera di Commercio e si occupavano dell’ intermediazione dei titoli.

La figura dell’ agente di cambio subì delle modifiche  gli inizi del 900, quando  venne fatta un norma, derivante dalle legge 272 del 1913 che dichiarava uniforme tale figura professionale a tutte le borse del Regno, mentre nel 1925, in periodo fascista, gli agenti di cambio ottenero la qualifica di pubblici ufficiali.

Nel 1947 le legge 402 istituì gli Ordini degli Agenti di Cambio che poterono così ottenere la qualifica di professionisti.