PACIULLO RIPARTE DAL TEATRO

Dopo i mesi di lockdown, Paciullo è pronto a tornare in scena con lo spettacolo teatrale “Il Figliol Prodigo”, dove reciterà al fianco di Nino Taranto. 

Il Figliol Prodigo è una commedia scritta da me e Nino Taranto, con il quale lavoro ormai da svariati anni. E’ la storia di un padre e un figlio. Praticamente, io sono il figlio, il prodotto di una scappatella. Non conosco bene mio padre perché ho sempre abitato con mia madre. Diciamo che, a 18 anni, questo figlio si innamora di una giapponese e va a vivere per 15 anni in Giappone. Quando la fidanzata straniera lo lascia, questo ragazzo ritorna in Italia e va a casa del padre per conoscerlo. Soltanto che, dopo tanti anni, ha assimilato le abitudini e le attitudini della nazione estera e quindi trasforma il giardino dell’abitazione in un giardino zen. Ciò farà nascere lo scontro tra la romanità del padre e la cultura giapponese del figlio, che in realtà è romano. Si creano situazioni comiche: il mio personaggio parla con i bonsai, racconta al padre la storia del Giappone. Ci sono, insomma, una serie di contrasti divertenti su Roma e sul Giappone. E’ una commedia molto esilarante e divertente”. 

Lo spettacolo era già stato presentato al pubblico.

Questo spettacolo l’avevamo già portato ad una rassegna, All’ombra del Colosseo, nel 2015. Da quell’anno siamo partiti in giro per tutta l’Italia. Spero vada bene anche stavolta. La serata sarà al Teatro Leontini di Roma sabato 25 luglio alle 21”.

Rappresentazione che avverrà nel massimo rispetto delle norme anti-covid. 

Il Teatro Leontini ha un grande spazio esterno molto bello. Cerchiamo di non creare assembramento. Tuteliamo tutta questa problematica con le varie mascherine, i disinfettanti e il dovuto distanziamento sociale. Chi paga il biglietto, ha diritto anche a partecipare all’apericena”. 

Oltre a Il Figliol Prodigo, Paciullo sarà impegnato in una data ad agosto con un altro spettacolo.

Mercoledì 12 agosto alle 20.00, al parco tematico Cinecittà World, sarò il protagonista con Danilo Brugia di Ciak, si ride. E’ un dialogo tra due amici, che raccontano la storia del cinema, di Roma. E’ molto bello perché balliamo, cantiamo, ci mettiamo in mezzo al pubblico. Amo definirlo un’insalata di riso”. 

Il periodo di lockdown ha permesso infine a Paciullo di dedicarsi alla scrittura di un libro.

Quando è cominciata la quarantena mi sono preoccupato. Lavoravo con serate, eventi, conduzioni, teatro. All’improvviso non ho più fatto nulla, ero bloccato a casa. Un po’ come tutti gli artisti e le persone che fanno parte del mondo dello spettacolo, non mi sono sentito tutelato abbastanza dallo Stato. La nostra categoria, che regala sorrisi e spensieratezza, avrebbe dovuto avere un maggior risalto, anche per dare serenità alle persone. Mi sono così reinventato con delle dirette notturne, dedicate a coloro che erano svegli la notte. Per intrattenere quelle persone che soffrivano di insonnia. E’ una cosa cominciata per gioco e da lì è partita ogni sera una diretta dove cucinavo una ricetta. Ho fatto, insomma, un cooking show. Il che mi ha dato l’input nel fare un libro, dove racconto il lockdown e il percorso vissuto in quarantena con i miei amici della notte. Nel libro ci saranno delle ricette, che illustro come se fossi in diretta, e dei monologhi comici sul cibo, sulla sua evoluzione, sugli anziani. Si intitola “Ricetta in quarantena”. Uscirà a fine ottobre. La prefazione è di Stefano Fabrizi, un autore confermato che ha Affari Tuoi, Colorado, Made in Sud nel suo curriculum, oltre che essere un attore di Suburra e un comico. Spero che anche questo progetto mi porti dei bei risultati”.